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Cos'è la sclerosi multiplapla

La sclerosi multipla (SM), chiamata anche sclerosi a placche, è una malattia infiammatoria cronica demielinizzante che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).
La grande variabilità dei sintomi che la caratterizzano è conseguenza di un processo di degenerazione della mielina, da cui il termine demielinizzante (o mielinoclastica).

 

Cos'è la mielina?

La mielina costituisce la guaina che riveste parte del corpo dei neuroni permettendo la trasmissione rapida ed integra degli impulsi nervosi; nello specifico è una struttura biancastra multilamellare e con funzioni isolanti, che avvolge gli assoni dei neuroni dei Vertebrati, formando la fibra nervosa.
Nel corso della malattia la distruzione delle guaine mieliniche causa il blocco o il rallentamento degli impulsi che vanno dal sistema nervoso centrale verso le diverse parti del corpo e viceversa. Le aree in cui la mielina è stata danneggiata vengono anche dette placche; da ciò deriva l'appellativo sclerosi a placche.


In parole povere, provate ad immaginare cosa accadrebbe in un impianto elettrico se la guaina che ricopre i suoi fili conduttori di corrente si andasse a consumare!
 
La SM è una patologia multifattoriale e sostanzialmente ad oggi ancora poco chiara, benchè le ipotesi siano tante, resta una malattia figlia di ignoti nonchè diversa nelle sue progressioni e variabile da paziente a paziente;
La durata della malattia è estremamente variabile. Di sclerosi multipla non si muore, salvo alcune rare eccezioni (casi rapidamente progressivi-forma maligna).

 

I sintomi più diffusi sono:

- Difficoltà visive: visione appannata e offuscata, visione doppia (diplopia), tremore oculare.

All'esame del campo visivo si può avere presenza di scotoma centrale con allargamento della macchia cieca, quadrantopsie o (più raramente) emianopsie per flogosi del chiasma ottico o delle vie ottiche, solo raramente perdita completa della vista.

La forza: La facilità all'affaticamento nel compiere movimenti o lavori anche non particolarmente impegnativi dovuta alla debolezza muscolare (ipostenia o astenia) è il più frequente sintomo d'esordio della malattia. Debolezza soprattutto alle gambe (rara ad un solo arto superiore) e calo del tono muscolare. Lo spasmo può interessare i muscoli del tronco provocando difficoltà nella respirazione e limitando i movimenti del paziente che, se allettato, potrà sviluppare piaghe da decubito per la tendenza a rimanere sempre in posizioni compatibili con lo spasmo muscolare.

- La coordinazioneiduzione: riduzione dell'equilibrio, sbandamenti, cattiva postura, difficoltà di deambulazione, nausea e vertigini, tremori e incapacità di coordinare i movimenti di locomozione (atassia).

- Dolori muscolari, crampi, spasticità, rigidità, difficoltà nelle articolazioni, paralisi (anche momentanee), forti emicranee.

- La sensibilità: perdita della sensibilità al tatto, sensazione di bruciore in un'area del corpo (parestesia dolorosa), dolori muscolari, senso di intorpidimento e maggiore sensibilità al caldo o dolore al freddo (ad un arto, ad entrambi gli arti di un lato, al tronco, alla faccia...), dovuti alle placche lungo le vie lemniscali del midollo spinale. Paresi (soprattutto facciale) dovuta all'interessamento nel nervo facciale.

- Il controllo della vescica: disfunzioni vescicali come minzione frequente e/o impellente fino a incontinenza oppure incompleto svuotamento della vescica; possono coesistere entrambi i disturbi.

-La parola: difficoltà a parlare fino a perdita della parola, difetti nella pronuncia e cambiamenti nella cadenza vocale; parola scandita, disartria disfonia e parola esplosiva.

- Funzioni psico-cognitive: in circa la metà dei pazienti si osserva una riduzione, nel corso della malattia, delle funzioni cognitive (attenzione, apprendimento e memoria a lungo termine, capacità di critica, capacità di cogliere analogie e metafore, etc. etc.), nonchè predisposizione agli sbalzi d'umore e forti depressione.

-L'intestino: costipazione e, più raramente, perdita di controllo dello sfintere. Tra le cause della costipazione frequente è la riduzione del riflesso gastrocolico, la riduzione di forza della muscolatura addominale che normalmente funge da torchio durante il ponzamento, tempo di transito intestinale aumentato per riduzione dell'attività fisica.

- La sessualità: perdita di sensibilità, impotenza;

 - Crisi epilettiche: crisi parziali motorie con o senza secondaria generalizzazione.

- Sintomi parossistici (sintomi di breve durata, che si manifestano improvvisamente e ricompaiono a breve distanza di tempo): crisi epilettiche, contrattura della muscolatura del viso, di un arto, di metà corpo generalmente scatenati da un atto volontario come un movimento o uno sforzo.

- Dolore: parestesia dolorosa (un'alterazione della sensibilità degli arti o di altre parti del corpo. In particolare, il termine descrive una condizione caratterizzata da fenomeni sensitivi a livello locale, la più frequentemente descritta come formicolio). Cefalea, crampi e spasmi muscolare soprattutto notturni.

Non esiste ancora una terapia specifica. I trattamenti sono mirati agli episodi acuti, alla prevenzione delle ricadute e al miglioramento generale del quadro sintomatologico.
Negli episodi acuti si usano i corticosteroidi (preferibilmente ad alto dosaggio e per brevi periodi) che esercitano un potente effetto antiflogistico (riducono l' infiammazione) abbreviando la durata e accelerando la remissione dei sintomi.
I corticosteroidi non si sono tuttavia dimostrati in grado di modificare il decorso a lungo termine della malattia.
Le restanti cure convenazionali sono tutt'oggi palliative e sperimentali.
 

 

Terapie alternative:

Recenti studi medici condotti sia in Italia che in America hanno registrato un effetto statisticamente significativo su alcuni sintomi della Sclerosi Multipla utilizzando bassi dosi di Naltrexone (LDN), un farmaco semisintetico antagonista puro degli oppiodi (maggiori info su www.ldnitalia.org)
.
Secondo Agrawal YP dell'Iowa University esistono dati a sostegno dell'impiego di bassi dosaggi di Naltrexone (Antaxone) nel trattamento della Sclerosi Multipla e il Naltrexone sembra non solo prevenire le recidive di sclerosi multipla, ma ridurrebbe anche la progressione della malattia.


Una terapia per ridurre la spasticità e gli spasmi nella sclerosi multipla è a base di cannabinoidi, I pareri riguardo alla sua efficacia sono discordanti e pur non poco degni di considerazione (www.pazienticannabis.org)

 

Grande novità nella diagnosi di Sclerosi Multipla!


Secondo la rivista scientifica JAMA Neurology le vene cerebrali sono il nuovo e più potente marker in risonanza magnetica per la corretta diagnosi di SM.

Non più le placche ma le vene
per la diagnosi in risonanza magnetica della SM.

Questo Studio permetterà a quei pazienti che non riescono ad avere una corretta diagnosi, secondo gli standard attuali, a non essere trattati come persone affette da malori immaginari.
Sappiamo che la Sclerosi Multipla, in molti casi, comincia a struggere il paziente prima interiormente che esteriormente e spesso tali sintomi vengono fraintesi e catalogati come sindrome depressiva. Ciò porta il paziente stesso a rimanere schiavo di psicofarmaci che ne distruggono la volontà o comunque di un'assistenza che non ne rispecchia l'esigenza.
Oltretutto laddove l'attività demielinizzante che secondo Letteratura non ha nessuna correlazione con la progressione o la gravità della malattia, pur essendo trattata dalla neurologia come motivo fondamentale per l'assegnazione di farmaci(spesso con gravi effetti collateraliper il paziente), possiamo sperare che sia stato compiuto un grande passo verso una più approfondita gestione della malattia stessa.
Altro aspetto interessante è appunto il Marker stesso, in quanto potrebbe essere un incentivo importante per la neurologia a considerare la CCSVI diversamente da quanto fatto fino ad ora.

Articolo: http://mediterranews.org/2013/09/sclerosi-multipla-grossa-novita-per-la-diagnosi-con-risonanza-magnetica/

Studio: http://archneur.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1671735

 
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