La Sclerosi Multipla è una patologia multifattoriale, vissuta dal paziente nel complesso degli anni di malattia con sintomi progressivamente invalidanti da cui ne consegue la condizione psichica. Fondamentali il personale istinto di sopravvivenza,
lo stile di vita e l'inserimento sociale.
La speranza di guarire dalla Sclerosi Multipla è forse l’unico punto in comune tra tutti i pazienti affetti ma al momento non è dato di sapere nulla in merito se non che c'è un netto miglioramento nella qualità della vita,
in seguito all’intervento di CCSVI.
Per qualità di vita si intendere il miglioramento nel controllo della vescica, della sensibilità sessuale, della rigidità, dell’ equilibrio, nella forza e resistenza, nella memoria recente, nei riflessi e nella conseguente partecipazione al quotidiano.
I miglioramenti, solitamente, arrivano fin da subito per proseguire ed evolversi nel tempo mentre in altri casi possono presentarsi entro il III-IV mese dall’intervento; in altri ancora, purtroppo, si dissolvono dopo pochi giorni
o addirittura non arrivano.
La differenza può dipendere, al di là della condizione iniziale del paziente, dalla gravità dell’Insufficienza Venosa Cronica Cerebro Spinale, dall’esperienza e preparazione degli operatori in merito a ciò che si ha da sapere, dalle terapie post operatorie, dalla fisioterapia aggiunta e
dal tono di ripresa del paziente stesso.
Soprattutto, resta un intervento sperimentale
che necessita di ulteriori Studi.
In merito a quanto esposto, tempo addietro, mettemmo a disposizione due note nel nostro sito:
Nell'attesa di operarsi la CCSVI é necessario informarsi:
http://www.ccsvicampaniaonlus.it/ccsvi-campania/scheda-articolo.asp?id=13
Affidarsi o meno:
http://www.ccsvicampaniaonlus.it/ccsvi-campania/scheda-articolo.asp?id=14
Tutto questo
è quello che la nostra Associazione
ha sempre specificato e continua a farlo, incessantemente,
perché non è giusto dare
false illusioni e creare altrettante aspettative.
Perché le istituzioni varie comprendano che la ricerca debba andare necessariamente avanti, nell’interesse dei pazienti, e perchè gli stessi non si perdano
nell’informazione mediatica in quanto tale;
il nostro diritto alla salute è più che uno spot pubblicitario o un titolo di giornale e le prospettive resteranno tali se non saremo noi a difenderle.
La divulgazione è un mezzo che può essere affidato a chiunque ma pochi ne comprendono la responsabilità; solo chi ne manterrà la coerenza potrà contribuire al riconoscimento della CCSVI ed al nostro diritto di cura.
Covino Celeste
Presidente
CCSVI-Campania Onlus
Realtà associativa indipendente
No-profit
www.ccsvicampaniaonlus
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