Si ringraziano la redazione e gli inviati, per l'ottimo lavoro svolto.
C'è chi dice no, ma chi è a farlo?
E' chiaro che è chi non intende la ricerca come un diritto del malato ma una priorità acquisita!
Il professor Comi omette la validità della CCSVI dichiarando che non esiste evidenza scientifica quando in Italia è stato pubblicato uno studio effettuato su 65 pazienti, effettuato dal team Zamboni, ultimamente un altro è stato concluso da un team di esperti presso la Società Medico Chirurgica di Pavia; ciò senza menzionare l'interesse che la patologia ha riscontrato in Canada, India, Polonia, Kuwait, Giordania, Serbia, Slovenia, Bulgaria, Costarica ed altri Paesi.
Dichiara che chi decide di partecipare alla sperimentazione lo fa a sua responsabilità e contro la società italiana dei neurologi ponendosi in contrasto con essa, di quali responsabilità stiamo parlando?
L'angioplastica dilatativa è un operazione endovascolare che avviene mentre il paziente è sveglio, senza bisturi o degenza successiva. Come mai il Professor Comi non parla degli effetti collaterali dei farmaci per la SM? Così come non parla dei tanti pazienti che durante le sperimentazioni varie si sono ridotti alla sedia a rotelle, alcuni direttamente costretti a letto, altri ancora sono diventati cardiopatici o hanno contratto la PML, per non parlare dei morti; nessuno di questi risultati è avvenuto durante le sperimentazioni sulla CCSVI eppure si continua a parlare di responsabilità!
Ora mi domando, è il professor Comi che stabilisce la validità di uno studio scientifico?
Come può una società di neurologi giudicare il lavoro appartenente ad un'altra categoria medica?
Come mai il team Zamboni non ha mai escluso l'importanza della partecipazione dei neurologi mentre questi ultimi si sentono esclusi?
E' quindi probabile che si sentano estromessi, ma da cosa?
LA MALATTIA E' DEI PAZIENTI NON DEI NEUROLOGI!
Continua definendo il dottor Salvi un PERVERTITO all' idea di essere un neurologo, si riferisce forse al fatto che il dottor Salvi, diversamente da lui, lavora tramite SSN e accoglie i suoi pazienti con umanità?
Riguardo ai fondi che dovrebbero arrivare dall'AISM, per sovvenzionare il Brave Dreams attraverso le conclusioni dello studio Cosmo (da cui il professor Zamboni ha dato le dimissioni perchè mancante dei parametri da lui indicati), mi chiedo come sia possibile offendere anche la nostra intelligenza, oltre il nostro diritto alla salute, quando il professor Comi ha già deciso che la patologia in questione non esiste.
Perchè sprecare tanti soldi per uno studio che non è in grado di provare nulla se non ciò che si vuole dimostrare?
Il professor Comi decide, offende, insinua, calunnia, omette, calpesta l'etica professionale e fa del Giuramento di Ippocrate carta straccia, eppure nessuno si preoccupa di verificare le sue fonti e quelle avverse, come mai?
Lo stato è in crisi e non è interessato a risparmiare?
La CCSVI è una patologia economica oltre al fatto che potrebbe addirittura agevolare le casse del SSN, come mai non interessa a nessuno?
Finanziamo farmaci per una patologia sconosciuta, perchè la SM lo è, ma nessuno si preoccupa di valutare la CCSVI che, indipendentemente dalla sua correlazione con la SM, è già stata riconosciuta come patologia a se.
Quale logica ci spinge a ciò?...Nessuna se non quella del conflitto d'interesse!
La SM fa di noi pazienti un business più proficuo del petrolio, non inquiniamo altro che le nostre vite e quelle dei nostri cari, alimentando i motori altrui.
Come è possibile che tanto scempio passi inosservato? Quante domande dobbiamo cominciare a farci?
La CCSVI non esiste? Dateci modo di valutarlo! Non vogliamo altro che salvarci la vita, non altro che avere il diritto di poter mantenere la nostra dignità, perchè questa malattia ci calpesta riducendoci a vegetali!
Il professor Zamboni dice: al centro di ogni placca di Sm passa una vena. Immaginate una collana: la vena è il filo, le placche sono le perle...
Le "perle" che adornano il nostro capo valgono più dei nostri diritti umani, il paradosso, nostro malgrado, è che non sono barattabili e ancor meno lo saranno quelle che un domani potrebbero splendere sul capo dei nostri figli, se la ricerca non avanzasse.
Tante Associazioni e privati stanno lavorando tramite volontariato per dare il proprio contributo al Brave Dreams, approfittiamo pertanto per invitare tutti i privati che operano la CCSVI e non mi riferisco solo al dottor Lupatelli, che si è prestato all'intervista, ma a tutti quelli che ne stanno traendo grandi soddisfazioni economiche:
TRA UN RICAVATO E L'ALTRO, FATE QUALCHE DONAZIONE ALLA RICERCA PERCHè QUESTA NON RESTI UN MOMENTO FUGACE DI GUADAGNO PER ALCUNI, DATE IL VOSTRO CONTRIBUTO AL NOSTRO DIRITTO ALLA SALUTE!
Grazie per l'attenzione,
Celeste Covino
paziente affetta da SM e CCSVI
Presidente
CCSVI-Campania Onlus
realtà associativa indipendente
organizzazione no-profit
c.f. 95146790639
Si ringrazia la redazione del Quotidianosanità.it per lo spazio concessoci
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